1. |
La Dignità del Corpo
05:50
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Agonia
Riforma del mio cuore
Rivolte e volteggi s'incontran nel dolore
Vanificate le mete incontrate
Agitate le reazioni smisurate
Sciolte le danze
Sconce baldanze
Come serafini si vantan'i meschini
Del tormento si gloriano
Orrendi destini
Un dipinto di boria
Cela i mastini
Quivi si trovan le gesta del pensiero
Contorto e impreciso disturba il sereno
Dall'analisi s'incontra con un sentor straniero
Di colpo si trasforma in un ardore osceno
L'aldilà consola i vinti
Vanità di corpi già estinti
L'aldilà consola i vinti
Vanità di corpi già estinti
Ierofanti sprezzanti
Vieppiù farneticanti
Son nani e non rari
Sulle spalle dei giganti
Così proni al maestro
Imitatori d'estro
Queste polverose cattedre
Tribune dinastiche
Non sarà un pezzo di carta
A conferirmi onore
Non sarà l'immonda creanza
A sedare il mio languore
L'aspetto mentale
Lo sguardo banale
Andrebbe prescrittovi un coito anale
Verità o morte, è il vostro anatema
Non servite anime
Solo la vostra penna
Chi s'imbatte in voi
Capisce la sciagura
Del corpo vostro voi rigettate la natura
Il respiro è consapevole
Ancora una volta mi ritrovo costretto a ripetermi
Voi non mostrate sensibilità alcuna
Né per la vita, né per il suo naturale decorso
Mi rivolgo al più artificioso aspetto di voi
E m'attendo che vi riabbiate prontamente
Non sarà un pezzo di carta a conferirmi onore
Non sarà l'immonda creanza a sedare il mio languore
Ho fame di sete e sete di fame
Ho bisogno di anelare a cose senza un legame
Verità o morte, è il vostro anatema
Vi curate delle anime
Solo se fan pena
Chi s'imbatte in voi
Capisce la sciagura
Del corpo vostro voi rigettate la natura
Il respiro è consapevole
Queste menti distratte
Aliene al far modesto
Producon verità
Al margine del contesto
E agonia
Riforma del mio cuore
Rivolte e volteggi s'incontran nel dolore
Vanificate le mete incontrate
Agitate le reazioni smisurate
Sciolte le danze
Sconce baldanze
Come serafini si vantan'i meschini
Del tormento si gloriano
Orrendi destini
Un dipinto di boria
Cela i mastini
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2. |
Sisifo
05:10
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Inerte schiavitù
Alla tua tribù
Sprecata gioventù
Coca e Malibù
Vecchi alla tivù
(Vecchi alla tivù)
Il quadro di Gesù
(Il quadro di Gesù)
In attesa di lassù
(Lassù)
Dov'è la virtù?
Ma dappresso mi scuotono
M'inducono al vomito
Poi voglion che sgomito
Per il loro patrono
Il vuoto si spalanca sull'abisso
Tradito da Speranza si getta
Nel vuoto rotea l'ego scisso
Allunga la mano verso la vetta
Eterno dubbio dell'io esisto
ἡ ἀρχὴ καὶ τὸ τέλος
Infierisce su noi il mondo tristo
Contro di esso la morale è istinto
Non è
Fortuna
L'incontro
Con
La vita
E il mondo
Il vuoto si spalanca sull'abisso
Tradito da Speranza si getta
Nel vuoto rotea l'ego scisso
Allunga la mano verso la vetta
L'eterno dubbio dell'io esisto
ἡ ἀρχὴ καὶ τὸ τέλος
Infierisce su noi il mondo tristo
Contro di esso la morale è
La brama per lo spasmo
Il vacuo entusiasmo
Rincara la delusione
Non un desiderio
Da prendere sul serio
La nevrosi si staglia
Regna la noia
Obliata la gioia
Estinzione della mente
Tutto è strumento
Rimosso il tormento
Verità al soldo dell'utile
Non è
Fortuna
L'incontro
Con
La vita
E il mondo
Né
Sopportabile
Il carico
Solo
Convien il distacco
Bisogna immaginare Sisifo felice
Bisogna immaginare Sisifo felice
Bisogna immaginare Sisifo felice
Il faut hurler avec les loups
L'essere limita
La vita del pensiero
Disponiti a ricercare
Vestigia di umanità
Perse nel sentiero
L'eterno ritorno dell'uguale
Dal nulla nasciamo
E nel nulla torniamo
Che sia verità o illusione
E' questo il limite dell'introspezione
E' un sonno profondo
Di cui la vita è solo un sogno
Senza verità
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3. |
F. U. S.
04:02
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Fus
Fus
Ro
Fus
Lode all'incubo mondialista
Al libero mercato turbocapitalista
Ho dimenticato la lagnanza
Dello spettro del comunismo passato
Ho solo fede nell'invisibile Mano
Ho giurato sul sogno americano
Svenduto l'anima del patriarcato
Mi crogiolo nel mito omosessualista
Fus
Fus
Ro
Fus
Un allievo indipendente dal suo maestro
E' un allievo indisciplinato
La sua ermeneutica è il peccato
Di un'insolente mistificazione
Nella bacheca del pensiero
Dispensa il suo siero
I pesci abboccano all'amo
Del suo raggiro erudito
Altisonanti neologismi
Colmi di un'arida
Mancanza d'ironia
Per il mondo
Se Hegel scriveva in draconico
Cosa volete che ne capisca la massa?
Il bardo elitario con te se la spassa
Ermetico, chiude le porte del suo mondo platonico
Il più grande rischio è l'indifferenziazione
Portata a trionfo dall'omologazione
Ecco riscattata la teoria ipodermica
Un intellettuale nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
Lode all'incubo mondialista
Al mercato turbocapitalista
Ho solo fede nella Sua Mano
Ho giurato sul sogno americano
Lode all'incubo mondialista
Al mercato turbocapitalista
Ho solo fede nella Sua Mano
Ho giurato sul sogno americano
Se il capo v'è cinto d'una corona d'alloro
Trasformerà tutt'i vostri pensieri in oro
Una formula alchemica rinforza il ruolo sociale
Elevandovi dall'infimo rango
D'animale
L'animale che invero siamo
Scimmie astute e tonde
Giochiamo con soldi e parole
Scesi dalle fronde
Sarai anche Sangue di Drago
Mio giovane eletto
Ma non farmiti immaginare seduto al gabinetto
Oh, liberatore
Oh, salvatore
Oh, vincitore
Poi passala anche a me
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4. |
Polemos
07:42
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Sorge notte
Di buio avvolge
Le vostre stelle
Spente d'un fiato
Sibila
Il suono filtra l'edera
Corpi vuoti
Occhi spenti
La fanghiglia mista al sangue
Così muore ognora la fede
In santi e vati e tiranni
Ecce homo
Per la patria dolgo
O forse d'orgoglio
Dai sovrani ingrati
Non m'aspetto cordoglio
Lo spirito del tempo
Non è quel ch'io voglio
Firmo la sorte
Sul fondo di un foglio
Com'è imperlata
La fronte in miseria
Come rugiada
Corona il capo tuo
Con lodi e medaglie
Barattar non potrei
La giovinezza
E le liete mie sere
Giù
Nelle fetide trincee
Combatte l'uomo perché
Non si capacita
Dell'enormità del cosmo
Così convinto
E persuaso che
il suo volto interessi il mondo
E invece
Giù, sprofonda
Incontra il primordiale
Nell'impeto bestiale
Com'è imperlata
La fronte in miseria
Come rugiada
Corona il capo tuo
Con lodi e medaglie
Barattar non potrei
La giovinezza
E le liete mie sere
Quanti son'i perduti schinieri
Prodotti e scalfiti in nome d'imperi
La vita si mostra nuda e oscura
Nelle carcasse cadute in sventura
Πόλεμος
πάντων
μὲν πατήρ ἐστι
Πόλεμος
πάντων
μὲν πατήρ ἐστι
Cadon in tanti
Cadon avanti
Muti o deliranti
Non più aitanti
Si macchia l'altura di vera paura
La stoffa s'imbeve di vergogna pura
Πόλεμος
πάντων
μὲν πατήρ ἐστι
Πόλεμος
πάντων
μὲν πατήρ ἐστι
Ponte per l'altra vita, si spera
Fonte di gloria
O solo pena
Promessa di libertà
Dall'agonia
Ponte per l'altra vita, si spera
Fonte di gloria
O solo pena
Promessa di libertà
Dall'agonia
Giù
Nelle fetide trincee
Combatte l'uomo perché
Non si capacita
Dell'enormità del cosmo
Così convinto
E persuaso che
il suo volto interessi il mondo
E invece
Giù, sprofonda
Incontra il primordiale
Nell'impeto bestiale
Com'è imperlata
La fronte in miseria
Come rugiada
Corona il capo tuo
Con lodi e medaglie
Barattar non potrei
La giovinezza
E le liete mie sere
Per la patria dolgo
O forse d'orgoglio
Dai sovrani ingrati
Non m'aspetto cordoglio
Lo spirito del tempo
Non è quel ch'io voglio
Firmo la sorte
Sul fondo di un foglio
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Brutal Cancan Milan, Italy
Brutal Cancan is an Italian band born in 2017, counting among its releases: a self-produced demo-EP entitled "Polemos" and
the latest singles "Sarariman", "Toxic" and "Anomie".
The members of Brutal Cancan play an eclectic and eccentric kind of Metal, inspired by their own personal vision of how extreme metal should sound today.
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